Una produzione

Teatroblue

di e con Emanuela Guaiana

regia Filippo Dini

disegno luci Pietro Sperduti

scenografia e costumi Maria Teresa Padula

 

Cinque personaggi, una prostituta, un matto, un cane, un lavapiatti straniero e una donna morente. Tutti sono in attesa, in attese segnate dal destino, da ciò che vivono, dalla loro lotta personale del proprio diritto all’esistenza.
Sono soli, ma parlano sempre con qualcuno, e in questo dialogo immaginario, spesso frammentato, intravediamo un filo comune che li percorre e sostiene tutti.
Con leggerezza si dimenano dentro ad una realtà comune che è quella di una periferia abbandonata e degradata, rimanendo sempre in contatto con la parte più estrema di loro stessi.
“rottami” sono tutte le anime che si aggirano ai margini, che camminano inconsapevolmente al confine, che aspettano qualcuno che li ascolti e li possa salvare, riuscendo con uno slancio di forza a sopravvivere.
L’amore senza il veicolo della parola da parte degli animali ( il cane), l’allegria feticcio di chi batte (la prostituta), l’inadeguatezza che diventa follia (Nello), il lavoro disagiato ed essere sfruttati ( Tiego ), la vecchiaia e la morte (Eterna).