selvaelettrica.com presenta:

Kate Dallat è l’archetipo del ritorno alle radici, in un vorticoso mood di emozioni vere e frasi fatte.
Sbocciata nella città messicana Cavo de Douglas si è successivamente affermata nella bassa California dove ha conquistato consensi grazie a collaborazioni con personaggi del calibro di MC Boyer e Finning Joe.
Nostalgica ma determinata Kate Dallat si riconosce nella poetica della decontaminazione, già cavallo di battaglia dei primi anni novanta ed emblema dei ghettoblaster e narcotrafficanti boliviani che popolano i suoi voli pindarici tra Armony Korine, Paco de Lucia e gli Art Ensamble of Chicago.
Nel suo tour europeo si accompagna a Kudu e Michele Morgante, due pietre miliari di un’elettronica europea mai troppo lontana da quelle sonorita’ sudamericane che tanto hanno dato al moderno math-hop, fluo-r&b e post-reggaeton.
un must see di questo inverno, per due date imperdibili a Latina e a Roma il 27 e 28 dicembre 2014.

 

uBiK è l’alter ego digitale di Marco Bonini, chitarrista dei mamavegas e noise terrorist negli Acre. Tra l’ambient-drone e il noise, i paesaggi sonori vengono realizzati attraverso stratificazioni di loop e il processo in tempo reale del suono di chitarra attraverso software randomici. Ha pubblicato “Circadian Rythm,Sleep Disorders” (F90107) per la label Farmacia901 e “Frostbitten” per l’etichetta danese Metaphysical Circuits. uBiK è figlio della fantascienza distopica di Philip K. Dick e della scienza della teoria del Caos.