La coop. Sociale Zefiro, in associazione con il Sottoscala9 e il Circolo Filò, organizza per venerdì 25 settembre, alle ore 21.30, una proiezione del docufilm YOUNG SYRIAN LENSES – MEDIA ATTIVISTI AD ALEPPO , girato in Siria nel maggio dello scorso anno. Alla proiezione seguirĂ  un dibattito con gli autori e registi del film, con interventi in videoconferenza di Lorenzo Declich, giornalista ed esperto d’Islam e politiche medio-orientale, autore di numerosi libri e pubblicazioni sull’argomento.
Il film documenta l’attività di media blogger in una città che vive da quattro anni in uno stadio di assedio e, oltre ad essere una testimonianza diretta di cosa stia realmente succedendo in Siria, rappresenta allo stesso tempo un’ottima risposta all’insensata proposta dell’aiutiamoli a casa loro che sempre più spesso si sente in bocca a populisti e acchiappa voti di ogni genere e colore politico.
La coop Zefiro, che opera all’interno del progetto SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) del Comune di Latina, ritiene importante che qualunque politica di accoglienza che si voglia prestare davanti all’ondata di profughi che arrivano (in tutta Europa e quindi anche nella nostra città) dal medio oriente e dalle zone calde del pianeta non possa prescindere dalla comprensione di quali siano le cause e i motivi REALI di queste migrazioni planetarie.
E a sua volta il Circolo Filò (circolo di lettori e appassionati di narrazioni) ritiene che nessuna comprensione possa nascere in assenza di una narrazione chiara, limpida e circostanziata della realtà che ci circonda, e in questo senso il docufilm YSL è esemplare, perché documenta il lavoro e l’attività di chi da anni è impegnato a raccontare una guerra al resto del mondo.

ATTENZIONE: la visione del film è adatta a un pubblico adulto

Scheda del film:
YOUNG SYRIAN LENSES – MEDIA ATTIVISTI AD ALEPPO
Documentario 52’
regia: Ruben Lagattolla e Filippo Biagianti
Maggio 2014. Dall’inizio della Rivoluzione Siriana i ribelli di Aleppo liberata, continuano
instancabili il loro lavoro di reporter nel network televisivo HalabNews.com.
L’idea di Enea Discepoli di organizzare una mostra fotografica nel centro storico di Aleppo, con i
media-attivisti di Halab News, è la fonte di ispirazione di questo documentario.
Approdati in Siria con le stampe fotografiche sotto braccio però, per Ruben ed Enea si manifesta
subito l’impossibilità di effettuare la mostra. Da qui inizia il racconto che vuole ugualmente
mettere in luce i giovani media-attivisti e nel contempo vedere con i loro occhi, come media, per
raccontare la tragedia che si protrae in Siria dal 2011.
Il racconto è sviluppato attraverso interviste con opinioni e testimonianze dei media-attivisti,
confermate però da episodi vissuti direttamente dalla macchina da presa, in prima persona, che
catapultano lo spettatore direttamente nella realtĂ  quotidiana al fianco dei ragazzi.
Il regista Ruben Lagattolla vive e racconta la situazione in un costante stato di lucida paura, che
si trasmette nelle immagini. Immagini non celebrative, di una persona occidentale che, solo con
lo sguardo, fa riflessioni e confronti tra la nostra societĂ  apparentemente sicura e quella siriana
infangata in uno stato di violenta anarchia. Riflessioni che vanno a preferire uno sguardo sulla
condizione umana della popolazione civile rispetto ad una ricerca di immagini di impatto
giornalistico sulle strategie e le operazioni militari. Questo taglio si sviluppa anche grazie alla coregia di Filippo Biagianti.
Le immagini sono esclusive, partendo dal presupposto che all’epoca del viaggio (30 aprile – 9
maggio 2014), i due reporter erano gli unici stranieri ad Aleppo libera.