NELL’AFRICA TENEBROSA ALLE PORTE DI ROMA

Molti viaggiatori europei tra la fine del 1700 e gli inizi del secolo scorso attraversarono le Paludi Pontine, descrivendole nei loro diari di viaggio come uno “spettacolo meraviglioso”, “una delle più belle, ricche e affascinanti regioni d’Europa”. I materiali d’archivio, sebbene meno evocativi, ritraggono l’Agro Pontino prima della bonifica integrale come un luogo ricco, abitato e produttivo. Tra la fine del 1800 e gli inizi del novecento, però, un’altra serie di narrazioni ribalta queste descrizioni trasformando quello stesso territorio in un’‘Africa tenebrosa’.
Il testo di Paolo Gruppuso offre un contributo alla comprensione di questo processo di trasformazione attraverso la ricostruzione storica del paesaggio delle Paludi Pontine, l’analisi della produzione filmica che ha rappresentato la Bonifica Integrale e la successiva colonizzazione, e la comparazione delle vicende pontine con la storia e l’immaginario delle zone umide a livello internazionale.

 

Partendo dalla presentazione del suo libro Nell’Africa Tenebrosa alle Porte di Roma. Viaggio nelle Paludi Pontine e nel loro immaginario (Annales Edizioni 2014), Paolo Gruppuso discuterà con il pubblico alcune delle questioni che sono alla base del suo lavoro di ricerca: Cosa è una palude? Cosa intendiamo quando pensiamo alle ‘Paludi Pontine’ e che ruolo giocano oggi nell’immaginazione del passato e del futuro in Agro Pontino? È possibile ripensare palude e bonifica come due processi in reciproco divenire, piuttosto che come due oggetti in opposizione tra loro?

Note biografiche
Paolo Gruppuso nato a Latina, vive in Scozia, dove studia e lavora nel prestigioso Dipartimento di Antropologia dell’Università di Aberdeen. Dal 2013 è affiliato al progetto Knowing From the Inside. Anthropology, Art, Architecture and Design, guidato dal professor Tim Ingold e finanziato dal Consiglio Europeo della Ricerca.
Si occupa di antropologia ecologica, conflitti ambientali, e storia sociale delle zone umide.